Mostra Circo(l)azioni

Per tutta la durata del Festival sarà allestita la mostra CIRCO(L)AZIONI artisti: Simone Pucci e Federico Ortica |  Carlotta Parisi | Giovanni Mezzedimi direttore artistico: Giovanni Mezzedimi curatore: Antonio Locafaro luogo: Fortezza medicea, Enoteca Italiana – Bastione San Filippo Inaugurazione: Mercoledi 4 gennaio 2012 ore 12.00  

Circo(la)zione, Simone Pucci e Federico Ortica La Performance audio-visiva Circo(la)zione, realizzata dagli artisti Simone Pucci e Federico Ortica in occasione del festival CircoMondo, si presenta come una celebrazione condivisa, una sorta di reversibilità del visibile e del tangibile che si estende, interpretando Merleau-Ponty, oltre le cose toccate e vedute. L’estensione elettronica e la consacrazione mediatica, erede della provocazione duchampiana, eccedono qualsiasi prospettiva umana, qualsiasi collocazione fisica di un tessuto immaginario in cui la dissoluzione del reale sopravvive come luogo privilegiato, come una soggettività che ha imparato a sopravvivere e a fiorire sugli eccessi tecnologici. Mario Perniola in L’arte e la sua ombra ha individuato, nell’avventura artistica attuale, una tendenza alla celebrazione dell’apparenza, in cui l’attitudine estetica si concretizza in un processo di catarsi e di derealizzazione; e un orientamento verso l’esperienza della realtà come enfasi della partecipazione del coinvolgimento, della compromissione, ritenendo l’arte «una perturbazione, una folgorazione, uno choc».

Questo superamento della contemporaneità da parte della trasmissione artistica induce al tentativo di dare forma all’inesistente, al desiderio di spazi-immagini che non potrebbero essere dati alla rappresentazione, ma che determinano un immaginario contraddittorio, una ritualizzazione di punti di riferimento mancati, un riconoscimento e un’ammirazione della provocazione e dello scandalo.

Il valore artistico di un prodotto audio-visivo, performativo, fatto di proiezioni, immagini frazionate nello spazio tende ad accoglie lo spettatore in un ambiente interattivo, separato dal codice televisivo, cinematografico e dei video-tape autodescrittivi, generandosi e dilatandosi all’interno di spazi multimediali che suggeriscono una dialettica tra le tecniche avanzate e quelle “fuori moda”, tra le possibilità future e le certezze passate.

Simone Pucci riflette sul tema del Circo realizzando un’illusione in cui lo spazio ed il tempo dell’azione performativa diventano il luogo sia di un accadimento sensitivo, in cui lo spettatore viene “circondato” ed assorbito dal loop mediale, quanto espressione di un’azione ipermediatica. Insomma la rappresentazione virtuale dei luoghi del Circo, dei suoi spazi teatrali e comunitari, avanza “effettivamente” stabilendo una relazione tra le immagini mappate ed il corpo dello spettatore, che nel muoversi in uno spazio reale si vede proiettato nello spazio scenico del circo. Antonio Locafaro

 

The Paper Cirkus, Carlotta Parisi Un’arte acrobatica, quella di Carlotta Parisi, che ripercorre l’epopea del Barnum&Bailey Circus. Immagini scultore bifrontali realizzati in cartapesta che lasciano scoprire allo spettatore figure di acrobati annodarsi sulle tonde spalle di una donna cannone; giocolierei confrontarsi in uno scambio di altezze, un mansueto leone contenersi all’idea di un salto infuacato richiesto dal suo baffuto domatore. Ed ancora clowns ed equilibristi a cavallo sorpresi in un movimento sognante. Il gioco del circo aveava già contagiato maestri quali Fernard Lèger, che realizzo un ciclo specifico di litografie, Picasso e Alexander Calder i cui linguaggi visivi, che delicatamente mostrano quel confine sottile tra l’immaginazione e la realtà, si possono riflettere nei lavori della nostra artigiana-artista. Un legame di arte e gioco particolarmente nobile che continua a suggerire quanta importanza rivesta un’azione all’interno di un contesto sociale. Carlotta pertanto ci regala un mondo magico, vissuto prima di tutto come un gioco inseparabile da una sua rappresentazione. Solo in un secondo momento il suo Circo diventa una partecipata fantasia, un gioco strasportabile in un baule di cartone, in perenne viaggio che si “racchiude” in momenti magici. Antonio Locafaro    

Il Funicolo, Giovanni Mezzedimi Sguardo

…e se mi soffermassi su ogni sguardo,

sulla vivezza trascorrente dei quei colori

che trasfigurano l’improvviso cangiante?

Non basterebbe allora un inventario di rimandi…

il suo lento e cadenzato battito di ciglia

ci sorvola dilatandosi, dal basso verso l’alto,

per poi sospendersi in un istante di insospettata penetrazione

ed impressionante forza.

L’occhio scocca lo sguardo, si fa sorgente di altri sguardi,

brividi ed effluvio di una bellezza disarmante.

Ci cattura la luminosità degli orizzonti,

colpiti nelle ombre ed nei chiaroscuri;

fugge la dimensione dello steso vagare e si protende verso l’altrove…

Verso Dove!?

Ne rimango colpito e ricordo

“tutto sta nel viso, e nel viso gli occhi hanno un ruolo di primo piano”

…è il tuo sguardo?

Antonio Locafaro

  >> Gli artisti a Circo(l)azioni: Simone Pucci www.zanganassa.com Simone Pucci è attivo come artista, vj e videomaker. Ha realizzato videoclip, sculture,performance live audiovisive e installazione site-specific. Nel 2009 ha partecipato al Celeste Prize, nella sezione Installazione&Scultura, con un mosaico di lego raffigurante uno screenshot del famoso gioco Mario Bros. Nel novembre 2009 si è esibito nella a Palazzo Riso (Palermo) in occasione dell’inaugurazione di Essential Experiences, una mostra internazionale con oltre venti tra i maggiori artisti del panorama contemporaneo. Tra i suoi lavori  va segnalato Toolbox, realizzato insieme ai musicisti Federico De Benedictis e a Federico Ortica. Si tratta di un progetto audiovisivo creato interamente a partire da suoni ed immagini “raw” catturati e campionati nel magazzino degli attrezzi di una falegnameria.

Federico Ortica federicoortica.com Federico Ortica ha studiato Strumenti a percussione presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia e musica elettronica con il M° Luigi Ceccarelli; attualmente frequenta il corso di sonologia al Royal Conservatoire di Den Haag in Olanda. Nel suo percorso artistico ha partecipato a diversi master class tra cui segnaliamo quelli con Andrew Bentley, Bob Ostertag, Pierpaolo Ferroni, Giovanni Giorgi. Come batterista ha vinto prestigiosi concorsi quali Arezzo Wave, MTV a CUT London e ha aperto numerosi concerti come quelli di Karate, Soul II Soul, Groove Armada, Z-star, Loui Vega, Incognito, Robben Ford. È stato presente ai Festival più importanti tra cui Perugia Arti Contemporanee, Future Sound, Barga jazz Festival, Baia Domizia Blues Festival, Trasimeno Blues, Play Art Arezzo, Umbria Jazz, Pistoia Blues, Viterbo Jazz Up, Groove City, Narni Black Festival, EMUFEST, MACRO, LPM, Immaginario 2.0. Diverse le collaborazioni come live electronics per teatro e danza.   Carlotta Parisi www.carlottaparisi.it Carlotta Parisi nasce e cresce a Montalcino ma a 18 anni fa le valigie e per un decennio si trasferisce e si forma come illustratrice nella città di Milano. Dopo diverse esperienze in campo editoriale e pubblicitario decide di rientrare nell’amata Val d’Orcia dove nel 2004 apre il suo coloratissimo studio-bottega. Come illustratrice ha ottenuto negli anni diversi e importanti riconoscimenti ma, oltre a disegnare, Carlotta ama lavorare con tanti materiali: gioca e fa fischiare l’argilla, rilega originali quaderni in tela, ritaglia e cuce il feltro, intreccia il fil di ferro e soprattutto dà vita ai suoi personaggi vestendoli di carta. Per la mostra Circo(l)azioni Carlotta presenta The Paper Cirkus che dal 25 ottobre è in tour con lo spettacolo “Ciak si gira!” di Arturo Brachetti. L’idea di rappresentare il circo arriva da lontano, dalla voglia di interpretare il mondo magico per eccellenza:
 il favoloso circo di Calder, il primo ad incantarla molti anni fa. Gli arlecchini e gli acrobati di Picasso,
 le cavallerizze di Toulouse-Lautrec sono chiara dimostrazione di quanto irresistibile sia stata per molti 
la tentazione di tuffarsi col proprio segno e colore dentro al grande tendone. L’invito a occupare spazio e tempo prima dello spettacolo “Ciak si gira!” di Arturo Brachetti ha dato a Carlotta la certezza che era giunto il momento di mettere in pista il suo piccolo circo di carta. Omaggiando l’artista dai mille volti, anche lei ha voluto giocare col trasformismo, 
divertendosi a creare sculture volteggianti per far rivivere la meraviglia del circo. 
Sei figure per 15 personaggi tra i più emblematici del mondo circense. Le foto sono di Giuseppe Sanfilippo   >> Il direttore artistico di Circo(l)azioni: Giovanni Mezzedimi www.giovannimezzedimi.it Giovanni Mezzedimi è un giovane architetto senese, che si occupa anche di fotografia e installazioni video e artistiche con riconoscimenti nazionali e internazionali. Ricordiamo le recenti esposizioni al Macro, Museo di arte contemporanea di Roma, e i riconoscimenti ottenuti dall’artista al XXXVIII Congresso annuale dell’Associazione italiana di studi semiotici con tema “La fotografia oggetto teorico e pratica sociale”, in cui Mezzedimi è stato considerato esponente dell’ultima avanguardia della fotografia. Il 5 ottobre scorso a Cuba, nella sede della Fototeca nazionale, è stata inaugurata la sua mostra Havana loop curata dal Semiologo Omar Calabrese e patrocinata, tra gli altri, dal Ministero della cultura cubana. Nel 2012 è prevista una sua personale a Praga, sempre a cura di Omar Calabrese, presso l’Istituto Italiano della Cultura e patrocinata dal Ministero degli Esteri Italiano. >> Il curatore di Circo(l)azioni: Antonio Locafaro inquadro-bootleg.blogspot.com Antonio Locafaro, classe 1980, storico dell’arte, curatore e critico, si laurea in arte contemporanea, presso l’Università di Siena, con i professori Massimo Bignardi ed Enrico Crispiolti: ha al suo attivo numerosi testi critici, cataloghi e la cura di mostre e rassegne d’arte. È co-fondatore e collaboratore di SGaS (San Galgano Square), rassegna d’arte contemporanea coordinata dal professor Bignardi, organizzatore di Videa 1-2, due rassegne di video arte “al femminile”, e curatore della mostra “Una poesia di Immagini per Guido Villa”. Dopo un periodo trascorso in Scozia dove ha tenuto un corso sull’Arte Rinascimentale Italiana, si è occupato della rassegna “Forme nel verde sulla Francigena d’Orcia” 2011  e della realizzazione di un archivio per lo studio della scultura contemporanea per la Fondazione Alessandro Tagliolini. Partecipa al coordinamento del Wart Award for Art e alla rassegna musicale Meliterranea in collaborazione con Accademia “Giardini del tempo” di Casole val d’Elsa. Attualmente cura la direzione artistica dello spazio espositivo senese InQuadro – Bootleg.