Mostra di sculture in cartapesta realizzata da Carlotta Parisi, visitabile fino a domenica 8 gennaio Venerdì 6 e domenica 8 gennaio, dalle 18.15 alle 23, proiezione in loop di immagini sui circhi sociali di tutto il mondo: un intervento artistico di Simone Pucci e Federico Ortica Una mostra di sculture in cartapesta dedicate al magico mondo del circo, “The Paper Cirkus”, e una performance audio-visiva “Circo(l)azione”, con immagini dei circhi sociali di tutto il mondo, proiettate in loop e trasformate con creatività. Sono questi i due appuntamenti artistici in programma nel Bastione San Filippo della Fortezza medicea, a Siena, che accompagneranno Circomondo, il Festival del circo sociale in programma a Siena da giovedì 5 a domenica 8 gennaio. Le sculture in cartapesta, realizzate da Carlotta Parisi, rimarranno esposte per l’intera durata del Festival, mentre l’installazione audiovisiva, curata da Simone Pucci e Federico Ortica, sarà proiettata venerdì 6 e domenica 8 gennaio, dalle ore 18.15 alle ore 23. Le due iniziative artistiche sono riunite sotto il nome di “Circo(l)azioni”, a cura del critico Antonio Locafaro e con la direzione artistica dell’architetto e fotografo senese Giovanni Mezzedimi. L’installazione “Circo(l)azione”. La performance audiovisiva, che sarà presentata venerdì 6 gennaio alle ore 18.15, proporrà la proiezione sul bastione San Filippo di alcune immagini in loop dei circhi sociali di tutto il mondo, trasformandole con creatività. Il risultato è una sorta di illusione ottica, una rappresentazione virtuale dei luoghi del circo e dei suoi spazi teatrali e comunitari, che stabilisce una relazione tra le immagini mappate e il corpo dello spettatore, il quale, nel muoversi in uno spazio reale, si vede proiettato nello spazio scenico del circo. La mostra “The Paper Cirkus”. Le sculture in cartapesta realizzate da Carlotta Parisi rappresentano clown, acrobati, giganti, leoni e domatori, proponendo opere doppie, diverse sui due lati, esempi di qualità del trasformismo con cui ama giocare la giovane artista. “The Paper Cirkus” sta accompagnando il tour di Arturo Brachetti, che dal 25 ottobre sta girando l’Italia con lo spettacolo “Ciak si gira!”. L’idea della giovane artista è quella di rappresentare il circo interpretando il mondo magico per eccellenza. Omaggiando l’artista dai mille volti, anche lei ha voluto giocare col trasformismo, divertendosi a creare sculture volteggianti per far rivivere la meraviglia e la magia del circo. Gli artisti. Carlotta Parisi è nata e cresciuta a Montalcino, prima di andare a vivere a Milano, dove si è formata come illustratrice. Dopo diverse esperienze in campo editoriale e pubblicitario, è rientrata al paese d’origine dove, nel 2004, ha aperto il suo coloratissimo studio-bottega. Come illustratrice ha ottenuto negli anni diversi e importanti riconoscimenti ma, oltre a disegnare, Carlotta ama lavorare con tanti materiali: gioca e fa fischiare l’argilla; rilega originali quaderni in tela; ritaglia e cuce il feltro; intreccia il fil di ferro e, soprattutto, dà vita ai suoi personaggi vestendoli di carta. Simone Pucci è attivo come artista, vj e videomaker. Ha realizzato videoclip, sculture, performance live audiovisive e installazioni site-specific. Nel 2009 ha partecipato al Celeste Prize, nella sezione “Installazione&Scultura”, con un mosaico di lego raffigurante uno screenshot del famoso gioco Mario Bros. Nel novembre 2009 si è esibito nel Palazzo Riso, a Palermo, in occasione dell’inaugurazione di Essential Experiences, una mostra internazionale con oltre venti tra i maggiori artisti del panorama contemporaneo. Tra i suoi lavori  va segnalato Toolbox, realizzato insieme ai musicisti Federico De Benedictis e a Federico Ortica, un progetto audiovisivo creato interamente a partire da suoni e immagini “raw” catturati e campionati nel magazzino degli attrezzi di una falegnameria. Federico Ortica ha studiato strumenti a percussione presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia e musica elettronica con il Maestro Luigi Ceccarelli. Attualmente frequenta il corso di sonologia al Royal Conservatoire di Den Haag in Olanda. Nel suo percorso artistico ha partecipato a diversi master class, tra cui quelli con Andrew Bentley, Bob Ostertag, Pierpaolo Ferroni e Giovanni Giorgi. Come batterista, ha vinto prestigiosi concorsi, quali Arezzo Wave, MTV a CUT London e ha aperto numerosi concerti come quelli di Karate, Soul II Soul, Groove Armada, Z-star, Loui Vega, Incognito, Robben Ford. È stato presente anche a Festival importanti, tra cui Perugia Arti Contemporanee, Future Sound, Barga jazz Festival, Baia Domizia Blues Festival, Trasimeno Blues, Play Art Arezzo, Umbria Jazz, Pistoia Blues, Viterbo Jazz Up, Groove City, Narni Black Festival, EMUFEST, MACRO, LPM, Immaginario 2.0. Diverse anche le sue collaborazioni come live electronics per teatro e danza. Giovanni Mezzedimi, il direttore artistico della mostra, è un giovane architetto senese, che si occupa anche di fotografia e installazioni video e artistiche, con riconoscimenti nazionali e internazionali. Recentemente, ha esposto al Macro, Museo di arte contemporanea di Roma, e ha ottenuto riconoscimenti al 38esimo Congresso annuale dell’Associazione italiana di studi semiotici sul tema “La fotografia oggetto teorico e pratica sociale”, dove è stato considerato esponente dell’ultima avanguardia della fotografia. Il 5 ottobre scorso, a Cuba, nella sede della Fototeca nazionale, è stata inaugurata la sua mostra “Havana loop”, curata dal semiologo Omar Calabrese e patrocinata, tra gli altri, dal Ministero della cultura cubana. Nel 2012 è prevista una sua mostra personale a Praga, dal titolo “Les Escaliers du Ciel”, sempre a cura di Omar Calabrese, presso l’Istituto Italiano della Cultura, con il patrocinio del Ministero degli esteri italiano.